Chiesa Damiano, Via

Tipologia Oggetto
Lettera della Associazione Nazionale Volontari di Guerra, 25/04/1933, pag. 1
Lettera della Associazione Nazionale Volontari di Guerra, 25/04/1933, pag. 1

Indicazioni sul soggetto

Fitta è la corrispondenza, nell'anno 1933, relativa al nome del patriota trentino Damiano Chiesa, fucilato nel 1916 presso il Castello del Buonconsiglio di Trento.

Il 25 aprile del 1933 il presidente della sezione mantovana della Associazione Nazionale Volontari di Guerra, tenente Armando Coco, scrive al Commissario Prefettizio facendo "vivissimo appello" agli ideali patriottici affinché egli esamini la possibilità di intitolare una delle vie o piazze cittadine al nome del "Gloriosissimo Martire Tridentino", come già era accaduto per altri martiri del Risorgimento. Tra le vie proposte nella richiesta troviamo:  via Breda dell'Acqua (poi Conciliazione), via Orefici, via Porto, via Accademia e via Corrado.

Il Commissario interpella pertanto, in data 3 maggio 1933, la Soprintendenza ai Monumenti d'Arte Medioevale e Moderna, riferendo della richiesta pervenuta dalla Associazione e precisando già che la scelta ricadrebbe su via Breda dell'Acqua o via Accademia.
Scrive poi due giorni più tardi anche al Ministero dell'Educazione Nazionale (e all'Associazione, per conoscenza), facendo istanza perché il suddetto Ministero "autorizzi che venga intitolata al glorioso nome del martire tridentino la Via Breda dell'Acqua oppure la Via Accademia".

Non tarda ad arrivare la risposta del Ministero, che non dà il nulla osta "alla intitolazione di una delle vie attuali Breda dell'Acqua e Accademia al nome di Damiano Chiesa, perché entrambi le denominazioni risalgono ad epoca antica e hanno un notevole significato storico. Tuttavia è stato telegrafato al Regio Soprintendente alle Arti di Verona, proponendogli di suggerire al Comune che il nome di Damiano Chiesa venga invece dato ad uno dei nuovi viali della città non ancora denominati".

Lo scambio di pareri tra la Associazione e il Commissario Prefettizio prosegue, tanto che i primi - venuti a conoscenza del suggerimento del Ministero - chiedono, in data 30 maggio 1933, di disporre "che il nome di Damiano Chiesa sia dato al Viale che partendo dal Largo XXIV Maggio giunge alle aquile napoleoniche".
Purtroppo anche tale desiderio non può essere esaudito; scrive il Podestà il 27 settembre 1933: "Sono dolente di non poter accogliere la domanda di Cotesta Sezione, perché il viale, o meglio il largo, sopraindicato porta già il nome di piazzale Vittorio Veneto".
La controproposta fatta alla Associazione è di intitolare alla memoria di Chiesa il prolungamento di viale delle Rimembranze, dopo l'incrocio con via Breda dell'Acqua, anche perché, "dare il nome ad un viale che ne è privo riesce molto più semplice", soluzione che trova d'accordo i membri della Associazione.

Con deliberazione del Podestà del 10 ottobre 1933 si stabilisce finalmente di "intitolare al nome del glorioso martire tridentino Damiano Chiesa il tratto di strada attualmente senza denominazione, compreso fra il Viale della Rimembranza (sic) ed il Viale Piave".
 

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