Bertani Giuseppe, Via

Tipologia Oggetto
Via Bertani, ex ghetto, 1968
Via Bertani, ex ghetto, 1968

Indicazioni sul soggetto

Il sindacalista e politico Giuseppe Bertani morì a Mantova il 4 dicembre del 1919, per le conseguenze di un colpo alla testa, subito al ritorno da un comizio mentre transitava in piazza Erbe.

L'anno successivo, con delibera datata 27 novembre, la Giunta comunale decide di dedicare al nome di Bertani la via allora denominata via Tubo, "per ricordarne le esemplari virtù di lavoratore e di tutore degli interessi della classe proletaria".

Due anni più tardi, l'8 novembre del 1922, una deliberazione del Commissario Prefettizio Saporiti, recita però: "Ritenuto che è doveroso non tardare oltre ad eternare il nome di coloro che per la Patria hanno compiuto con sereno cosciente eroismo il massimo olocausto (...) Ritenuto che l'attuale denominazione della via Tubo non risponde ad alcuna tradizione radicata nell'animo della nostra popolazione; ritenuto la inderogabile necessità di dare una denominazione più consona alle odierne correnti del pensiero (...)", stabilendo di conseguenza che la denominazione di via Tubo venga sostituita con quella di "Via Edoardo Meazzi", tenente dell'esercito che perse la vita a Fiume.

Non si fa menzione della intitolazione precedente a Bertani, riferendosi unicamente al vecchio odonimo via Tubo. Così anche nella nota che la Prefettura invia al Podestà il 17 agosto del 1943, dove si conferma che via Meazzi può conservare la sua denominazione.

Il 4 maggio del 1945, la Giunta Municipale, "ritenuta la necessità di iniziare d'urgenza il cambiamento della denominazione di alcune vie e piazze della città attualmente intitolate a nomi non più consoni al risorgere della nuova era di libertà e di giustizia", delibera di restituire a via Bertani il nome che ancora oggi la via porta. 

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