Mutilati e Caduti del Lavoro, via
Tipologia Oggetto
Indicazioni sul soggetto
- Il 15 maggio 1964 il Presidente Provinciale dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, Gustavo Mosca, scrive al Sindaco e alla Commissione per la Toponomastica di Mantova, e facendo riferimento a una conversazione avuta con lo stesso Sindaco tempo prima, rinnova la sua proposta di intitolare una via di Mantova ai mutilati e caduti del lavoro.
Il 16 gennaio 1965, lo stesso Presidente dell'Associazione Gustavo Mosca, scrive di nuovo al Sindaco chiedendo nuovamente che una via venga dedicata ai mutilati e invalidi del lavoro.
Il 20 gennaio 1965, il Segretario della Commissione Toponomastica ricapitola le richieste e le scelte fatte finora sulla questione, facendo riferimento a una prima proposta risalente al 10 ottobre 1963, fino ad arrivare al settembre 1964, con decisione finale negativa.
Il 14 maggio 1965 Gustavo Mosca scrive di nuovo al Sindaco e al Comune, nella speranza di vedere accettata finalmente la sua richiesta. Il 16 giugno dello stesso anno gli viene risposto che la proposta verrà esaminata nuovamente da parte della Commissione e del Consiglio Comunale.
Da una lettera inviata da Gustavo Mosca al Sindaco il 12 luglio 1966, si apprende che il 9 luglio dello stesso anno era stata concessa un'udienza da parte del Sindaco per ascoltare di nuovo la richiesta fatta dall'Associazione, e Mosca si augura che questa possa servire a intitolare finalmente una via ai caduti.
Quasi anno dopo, tuttavia, il 4 marzo 1967, Mosca scrive altre tre lettere, destinate al Sindaco e ai due Assessori Zampolli e Tamassia, ribadendo l'importanza di questa intitolazione, che evidentemente non era stata cambiata fino ad allora nonostante le svariate richieste e l'udienza con il Sindaco l'anno precedente.
Il 30 marzo 1967, l'Assessore all'Igiene e alla Sanità si dichiara favorevole al nuovo odonimo, e "il motivo è da ricercarsi in argomenti di ordine sociale e morale, in una società ove il lavoro ha assunto la massima dignità quale espressione della persona umana e quale strumento per il progresso della comunità". Tuttavia il 6 settembre 1967 Mosca scrive di nuovo al Sindaco rinnovando la richiesta, evidentemente lasciata "ancora senza evasione".
Infine, il 15 settembre 1967, il Sindaco scrive a Mosca e a tutta l'Associazione che "la Commissione Consultiva per la Toponomastica ha già espresso parere favorevole alla richiesta in oggetto", e che "la relativa pratica per la denominazione di nuove strade sarà quanto prima trattata dal Consiglio Comunale".