Ardigò Roberto, Via

Tipologia Oggetto
Delibera del Consiglio Comunale, n° 71, 13/10/1904, pag. 1
Delibera del Consiglio Comunale, n° 71, 13/10/1904, pag. 1

Indicazioni sul soggetto

Proposta di intitolare una via della città al nome illustre di Roberto Ardigò: questo era l'oggetto della delibera numero 71, datata 13 ottobre 1904, attraverso la quale il Consiglio Comunale decise di dedicare una strada cittadina al celebre pedagogista.

L'assessore Achille Finzi espone ai colleghi le motivazioni che portano all'intitolazione dell'allora via Ginnasio al nome del filosofo positivista Roberto Ardigò.
Prosegue: "Taluni avrebbero desiderato che l'attuale Via S. Giovanni fosse designata al nome di Roberto Ardigò, ma la Vostra Giunta ha prescelto l'opinione sostenuta da altri membri della predetta Commissione di scegliere invece la Via Ginnasio, sia perché essa non corrisponde più alla verità storica" - in quella zona al Ginnasio si sono affiancati il Liceo e la Scuola Tecnica - "sia perché proprio in quel Liceo insegnò l'Ardigò ed ivi il suo genio subì la grande e graduale trasformazione (...) dalla filosofia metafisica in quella razionalista e positiva".

Il Consiglio Comunale di Mantova, sentita la relazione della Giunta, decide "di intitolare la attuale via Ginnasio al nome del grande filosofo italiano e nostro concittadino onorario Prof. Roberto Ardigò".
Il consigliere Mantovani esprime quindi alcune perplessità in merito alla decisione, essendo Ardigò ancora vivente e il collega Richter ricorda che "anche in passato si stabilirono delle rare e commendevoli eccezioni", citando i nomi di Vittorio Emanuele e Giuseppe Garibaldi, ai quali piazze e vie vennero dedicate in molte città italiane mentre ancora in vita.

In chiusura del documento si ripete nuovamente che, sentita la relazione della Giunta, il Consiglio delibera "in via di eccezione" di intitolare via Ginnasio al nome di Roberto Ardigò, al quale altresì "decreta una medaglia d'oro da consegnargli assieme alla pergamena che conterrà la nomina di lui a cittadino onorario mantovano".

Nel 1928 poi, a seguito dell'entrata in vigore della legge 23 giugno 1927, n° 1188, relativa alla "toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei", si crea un ulteriore caso attorno a via Ardigò, essendo il filosofo morto soltanto nel vicino 1920.
Il Commissario Prefettizio scrive quindi al Ministro dell'Interno, chiedendo una deroga dall'articolo secondo della legge predetta e ricevendo risposta positiva nel giugno del 1928.
 

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